L’Associazione Sportiva

L’Associazione Sportiva Dilettantistica ha sede a Castione Andevenno ed è affiliata al CSI.

asd

Il nostro fine è quello di promuovere il calcio offrendo corsi rivolti a bambini e ragazzi.

L’Associazione è radicata nella comunità di Castione Andevenno, ha educato generazioni di atleti, accompagnandoli in tutto il percorso di crescita e di maturazione tipico degli sport di squadra.

I nostri istruttori di calcio sono tra i più esperti e qualificati della zona e sono sicuramente i più adatti a sviluppare il talento dei bambini che iniziano a giocare e dei ragazzi che vogliono raggiungere livelli di eccellenza.

Per questo motivo l’Associazione sarà lieta di accogliere anche tuo figlio, perché possa raggiungere il successo che merita in un ambiente amichevole e con un sacco di nuovi amici.

Gli allenamenti si tengono al campo e coincidono con il calendario scolastico mentre le partite, comprese quelle della prima squadra, si tengono generalmente nel week end.

Il nostro fine è quello di promuovere il calcio offrendo corsi rivolti a bambini e ragazzi.

L’Associazione è radicata nella comunità di Castione Andevenno, ha educato generazioni di atleti, accompagnandoli in tutto il percorso di crescita e di maturazione tipico degli sport di squadra.

I nostri istruttori di calcio sono tra i più esperti e qualificati della zona e sono sicuramente i più adatti a sviluppare il talento dei bambini che iniziano a giocare e dei ragazzi che vogliono raggiungere livelli di eccellenza.

Per questo motivo l’Associazione sarà lieta di accogliere anche tuo figlio, perché possa raggiungere il successo che merita in un ambiente amichevole e con un sacco di nuovi amici.

Gli allenamenti si tengono al campo e coincidono con il calendario scolastico mentre le partite, comprese quelle della prima squadra, si tengono generalmente nel week end.

Lo staff

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La Presidente, afferma che gli riesce meglio fare le pizze che organizzare eventi ma non ci crediamo troppo. Per una strana maledizione, non riesce quasi mai a presenziare alle nostre iniziative, ma il lavoro che svolge dietro alle barricate è immenso e fondamentale. Stressa le istituzioni e gli sponsors e alla fine porta sempre a casa le risorse che ci fanno stare in piedi. Estremamente disponibile a parte quando gioca il Milan.

Il Carletto Mazzone della media Valtellina, allenatore della squadra di calcio e profondo conoscitore delle tattiche a palla ferma. Alle volte procura in modo collaterale le attrezzature per i tornei e sogna segretamente di trasformare il campo da calcio in uno stadio omologato per la Champions. Propone un orario di ritrovo e si presenta mezz’ora prima divorato dall’ansia, pare che questo sia il segreto della sua efficienza.

Il selvatico del gruppo, ha la neve nel cervello e nonostante una laurea si esprime ancora con rumori gutturali. Grazie alla militanza nel soccorso alpino permette di organizzare gare di trail running senza la presenza di un carro funebre. Alterna periodi in cui dedica anima e corpo all’associazione ad altri in cui sverna al freddo a fare stratigrafie. Conosce tutti i sentieri della zona ed ha una singolare passione per i posti infrascati.

Centrocampista di livello nella squadra di calcio ed occasionalmente MVP. Portava i baffi prima che andasse di moda e canta Battisti senza sapere il testo a memoria. È il king della friggitrice e non lascerà i partecipanti ai nostri eventi senza la loro dose di calorie giornaliera. Ha partecipato ad una sola gara in vita sua, e la birra ne era componente fondamentale.

Non sapeva di essere un atleta, poi per caso ci ha provato e ha scoperto di essere un verticalista di livello, nonostante il consumo idrico di un complesso industriale. Nel frattempo, spazza l’area di rigore del CSI come una fresa da neve, viene utilizzato come ariete incursionista nei calci d’angolo ed è lo speaker dell’evento più ignorante dell’anno. In genere performa bene in gara ed eccelle nel terzo tempo ma attenzione, quando parla può raggiungere i decibel di un aereo al decollo.

L’unica ad avere un reale background sportivo e una laurea in scienze motorie, ti può insegnare a sciare e a performare ottimamente nei vertical etilici. Tira fuori la conoscenza giusta al momento giusto e pare possieda un deposito di pettorali a numerazione casuale. Fa le locandine degli eventi e noi glie le facciamo modificare almeno dieci volte.

Altro prodotto dell’esplosione post-covid del trail running, nello stato attuale è l’unica ad avere portato a casa dei trofei in gare non moleste, salvo poi aver acquisito l’abitudine di non presentarsi alla premiazione. Fa troppe cose in relazione al tempo a disposizione e dice che non riesce ad allenarsi, poi in discesa si mangia almeno una decina di concorrenti.

Vanta una militanza in quasi tutte le associazioni presenti sul territorio comunale e fa fruttare l’esperienza svolgendo lo sbatti della segreteria, che non sappiamo bene cosa comporta in quanto ne siamo tutti spaventati. Alle volte gli spetta pure il compito di frenare l’impeto ignorante di tutti quando saltano fuori idee al limite della legge. Fa da ponte con la banda.

Giramondo e giornalista wannabe, si è trovato un po’ per caso all’interno della cosa e spaventato da ciò è scappato all’estero, salvo tornare in quanto senza di lui il servizio bar durante i terzi tempi collasserebbe su se stesso immediatamente. È figlio d’arte delle ultra trail ma non pratica, gli vogliamo bene lo stesso.

Giovincello di buone speranze e rampegatore di prima categoria, trasforma sentieracci in autostrade se rifornito di panini con la pancetta. Il suo unico limite è la sua stessa forza che lo porta a distruggere badili e asce per l’utilizzo troppo intenso. Dopo le 13.30 è la carta che ci giochiamo quando si tratta di mettere a posto qualcosa. Suona la chitarra ma solo se l’occasione merita, fa terzi tempi da otto ore e il giorno dopo è in after a scalare in falesia.

È un caso di studio internazionale in quanto nessuno si spiega come faccia a chiudere mezze maratone senza allenamento e praticando vita dissoluta. È tra gli ideatori originali del trail nella valle del Booc, non si lamenta mai. Procaccia sponsor e ne diventa l’uomo immagine.

Gli hanno fatto praticare mille sport ma alla fine il suo preferito è elaborare il Defender. Conosce a menadito la Polifunzionale e sa dove sono le chiavi di tutto.

In arte Gianmario, nome erroneamente affibbiatogli dalla stampa locale ed ormai diventato un’istituzione. Dotato di straordinarie doti organizzative, uomo dalla fervida immaginazione sempre in movimento, impegnato su più fronti ma sempre disponibile con tutti.
Una cosa però dovete ricordare: non fatelo arrabbiare perché potrebbe scatenare un inferno!
Atleta provetto pure lui, deve affinare la tecnica e credere un po’ di più in sé stesso, poi sarà pronto per grandi traguardi!

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